Il Consorzio
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Consorzio della Bonificazione Umbra - Diga di Arezzo

ORGANIZZAZIONE – INFORMAZIONI GENERALI

 

Che cos’è un Consorzio di Bonifica?

Il Consorzio di Bonifica è un Ente pubblico economico a struttura associativa che provvede alla realizzazione e gestione di opere di difesa e regolazione idraulica, di opere di provvista e utilizzazione delle acque a prevalente uso irriguo ed interventi di salvaguardia ambientale.

Svolge quindi un’attività polifunzionale, mirata alla sicurezza territoriale, ambientale ed alimentare del Paese, contribuendo in tal modo ad uno sviluppo economico sostenibile.

Le attività del Consorzio sono elencate nel dettaglio dall’art. 5 della Legge Regionale Umbria n. 30 del 2004.

 

Chi sono i consorziati?

Sono “consorziati” tutti i proprietari di immobili di qualsiasi natura (terreni e/o fabbricati) ricadenti nel perimetro di contribuenza del comprensorio di bonifica.

 

Quali sono le leggi che regolano i Consorzi di Bonifica?

La più importante norma relativa ai Consorzi di Bonifica è il Regio Decreto n. 215 del 1933. In virtù del D.P.R. n. 947 del 1962 “Norme sui consorzi di bonifica” e in attuazione della delega prevista dall’art. 31 della L. 454 del 1961, la Regione Umbria ha emanato diverse leggi in materia di bonifica, la più recente è la L.R. n. 30/2004 più volte modificata sino al 2018.

 

Chi controlla i Consorzi di Bonifica?

I Consorzi di Bonifica sono sottoposti alla vigilanza e al controllo della rispettiva Regione. Per il Consorzio della Bonificazione Umbra la vigilanza e il controllo sono eseguiti in ossequio al Regolamento Regionale Umbria n. 6/2006.

 

Che cos’è un “Comprensorio di Bonifica”.

Un comprensorio di bonifica è un’area territoriale, delimitata e classificata dalla Regione, nella quale opera un Consorzio di Bonifica. I comprensori di bonifica trovano la loro disciplina nell’articolo 2 della Legge Regionale Umbria n. 30/2004, e sono unità territoriali omogenee sotto il profilo idrografico, idraulico e morfologico, funzionali alle esigenze della pianificazione e alle attività consortili.

 

In quale Comprensorio opera il Consorzio della Bonificazione Umbra?

Il Consorzio della Bonificazione Umbra opera nel Comprensorio n. 4 “Topino-Marroggia” che è un sottobacino del Bacino del Fiume Tevere (art. 2 della L.R. Umbria 30/2004).

 

Quali sono gli Organi di governo del Consorzio.

Gli organi del Consorzio, così come previsto dagli artt. 13, 14, 15, 16 e 17 della L.R. Umbria n. 30/2004, sono:

a) l’Assemblea dei consorziati;

b) il Consiglio di amministrazione;

c) il Presidente;

d) il Collegio dei sindaci revisori dei conti.

 

E’ possibile partecipare al governo del Consorzio?

Il Consorzio è amministrato secondo i principi dell’autogoverno e della rappresentanza territoriale: ogni cittadino-consorziato, proprietario di immobili ricadenti all’interno del perimetro di contribuenza di un comprensorio di bonifica può candidarsi alle cariche consortili, in occasione delle elezioni che si tengono ogni cinque anni.

 

TRIBUTO DI BONIFICA – CATASTO

Consultare la sezione apposita FAQ Tributi

 

ATTIVITA’ OPERATIVA – LAVORI

 

Quali sono gli obiettivi del Consorzio?

Gli obiettivi del Consorzio sono la realizzazione e la gestione di opere di difesa e regolazione idraulica, di opere di provvista e utilizzazione delle acque a prevalente uso irrigua, di intervento di salvaguardia ambientale. Tali obiettivi sono perseguiti, in accordo con  gli altri soggetti istituzionali competenti (Regione, Provincia, Enti locali, Autorità di Bacino, etc.) secondo diverse possibilità e fasi di lavoro: individuando e arrestando gli squilibri e le problematiche territoriali; elaborando i piani e i programmi delle attività per la risoluzione delle criticità; progettando e/o realizzando le opere necessarie; provvedendo alla manutenzione e alla gestione delle opere di bonifica, idrauliche e di difesa del suolo dietro approvazione dei progetti e finanziamento degli enti competenti.

 

Che cosa fa concretamente il Consorzio?

L’attività ordinaria del Consorzio consiste nella manutenzione dei corsi d’acqua attraverso gli sfalci della vegetazione stagionale, i tagli selettivi delle alberature instabili o a fine ciclo vitale, la rimozione dei tronchi e delle piante cadute in alveo, la manutenzione e il mantenimento in esercizio delle opere idrauliche quali argini, casse di espansione, portelle, percorsi di sponda, etc. All’attività ordinaria si aggiunge la progettazione e la realizzazione delle nuove sistemazioni idrau1iche, in collaborazione con gli altri soggetti istituzionali competenti (Regione, Provincia, Enti locali, Autorità di Bacino, etc.). L’attività del Consorzio sui corsi d’acqua di competenza regionale è realizzata su presentazione dei progetti con approvazione e finanziamento da parte della stessa Regione.

 

Che cos’è il Piano Generale di Bonifica?

Il piano di bonifica, tutela e valorizzazione del territorio, individua le singole azioni e gli interventi di competenza da eseguirsi nel comprensorio. Per ciascun intervento il piano di bonifica definisce il progetto di fattibilità e il costo presunto, specificando la natura pubblica o privata dell’intervento stesso. Gli interventi pubblici compresi nel piano di bonifica sono considerati e dichiarati di pubblica utilità, urgenti e indifferibili ai fini espropriativi.

 

 

Come vengono mantenute le opere idrauliche?

Le opere vengono mantenute attraverso il controllo del loro stato e del loro corretto funzionamento. Nel caso di argini, casse di espansione e canali, vengono eseguite stagionali operazioni di sfalcio della vegetazione e di ispezione della tenuta statica della struttura alla quale possono seguire interventi di consolidamento o rifacimento. Nel caso dei manufatti (biglie, traverse, pescaie, portelle, paratoie, ecc.), la manutenzione avviene mediante lo sgombro dalla vegetazione, la sostituzione delle componenti soggette a deterioramento e, se necessario, il totale ripristino della struttura.  Gli interventi vengono effettuati sulla rete di competenza con fondi propri e con fondi stanziati dalla Regione per le opere di competenza della Regione stessa.

 

Come avvengono gli sfalci e i tagli della vegetazione?

L’attività di sfalcio e taglio selettivo della vegetazione serve a garantire la sicurezza idraulica, aumentare la fruibilità dei corsi d’acqua da parte dei cittadini e tutelare l’ambiente naturale lungo i corsi d’acqua. Gli sfalci vengono realizzati stagionalmente con passaggi nei tratti in prossimità dei centri abitati e sulle opere idrauliche quali argini, casse di espansione e canali. I tagli sono invece riservati agli alberi instabili, a fine ciclo vitale o in eccessivo sviluppo ai margini del canale di magra, e che quindi hanno maggiore probabilità di essere sradicati e trasportati a valle dalle piene o costituire un’ostruzione al regolare deflusso delle piogge.

 

La presenza della vegetazione lungo i fiumi è un pericolo in caso di piena?

No, la presenza di vegetazione lungo un corso d’acqua è utile sotto diversi aspetti: le piante aiutano a mantenere saldi gli argini; contribuiscono notevolmente al processo di fito-depurazione naturale delle acque; creano scabrezza idraulica riducendo quindi la velocità della corrente, costituiscono un riparo per i pesci e gli altri animali che vivono nel fiume garantendo la loro sopravvivenza anche in condizioni difficili o di inquinamento, ombreggiano il letto del fiume riducendo l’evaporazione in favore della disponibilità di risorsa idrica, rendono il fiume più godibile e paesaggisticamente più bello. L’obiettivo generale del Consorzio è quello di mantenere erbe e canneti a dimensioni ragionevoli e piante sempre ‘giovani’ e capaci di flettere e rimanere saldi alle sollecitazioni della corrente.

 

Meglio non tagliare per salvaguardare l’ambiente o radere al suolo per ridurre il rischio idraulico?

Meglio perseguire entrambi gli obiettivi a seconda delle zone, in un’ottica di gestione complessiva dell’intero corso del fiume: questo è il vantaggio dell’approccio per intero bacino idrografico dei consorzi. L’attività del Consorzio è calibrata per rispondere alle diverse esigenze relative ad un corso d’acqua, spesso anche opposte tra loro, garantendone un equilibrio virtuoso. In molte zone è necessario salvaguardare la vegetazione, controllata solamente mediante tagli selettivi delle alberature, in modo da favorire l’ombreggiamento e ostacolare l’erosione delle sponde. In altre invece la pulizia dalle piante è più marcata in favore della fruibilità pubblica del fiume e del rapido allontanamento delle acque di piena.

 

Il Consorzio ha competenza sulla “bonifica” dai rifiuti e dall’inquinamento?

No, nonostante il nome possa trarre in inganno, il Consorzio non ha alcuna competenza su questo tipo di “bonifica”, nemmeno nei casi in cui l’abbandono di rifiuti solidi o di altri inquinanti avviene lungo i corsi d’acqua. Di essi si occupano gli enti e le istituzioni locali, provinciali e regionali secondo i diversi casi che si presentano.

 

Il Consorzio ha competenza sulle strade comunali/provinciali/statali, impianti di scarico o fognario, licenze di attingimento e sui fossi a bordo strada?

No, il Consorzio non si occupa né di strade, né di licenze di attingimento, né di scarichi fognari né di fossi a bordo strada. Per ognuno di questi settori è necessario rivolgersi agli enti e istituzioni locali come Comuni, Provincia, Regione, etc.

 

Posso segnalare al Consorzio una situazione critica lungo un corso d’acqua e se si come?

Certamente si. Anche se il Consorzio collabora con gli altri enti locali e monitorizza il territorio quotidianamente nell’individuare criticità gravi e meno gravi in materia di difesa del suolo è importante che anche il cittadino si senta partecipe di queste problematiche e segnali al Consorzio problemi che individua nel proprio territorio (alberi caduti, piccole erosioni di argini, ostruzioni in alveo, rotture arginali, problemi e/o rotture agli impianti di irrigazione, etc.).

La segnalazione può essere effettuata telefonicamente o, meglio ancora, in forma scritta (lettera, mail, scheda segnalazione su sito, etc.), sarà cura poi degli uffici del Consorzio rispondere adeguatamente alle segnalazioni, eventualmente indirizzando il contribuente all’ufficio di competenza qualora questa non sia del Consorzio stesso, per poi, nei casi di competenza diretta, effettuare un sopralluogo con i propri tecnici per poi seguire l’eventuale intervento immediato e/o progettazione di intervento futuro.

La collaborazione tra gli enti ma soprattutto la collaborazione dei cittadini con il Consorzio è fondamentale nonché auspicabile: ogni segnalazione, anche se non di competenza diretta del Consorzio e quindi reindirizzata poi ad altri enti ed istituzioni, è comunque utile in favore dell’ambiente e della cittadinanza!

Pagina aggiornata il 15/04/2025

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